Mutui per dipendenti comunali: Inps o convenzionati?

I dipendenti pubblici, quindi anche i dipendenti comunali, rientrano nelle categorie tradizionalmente agevolate nell’ottenimento di un mutuo, soprattutto per quanto riguarda le condizioni riservate. Possono infatti accedere ad un ampio ventaglio di soluzioni, che vanno dai mutui erogati dalle banche fino al mutuo Inps ex Inpdap.

Differenze tra le alternative

Partiamo dai mutui proposti dalle banche private, che spesso possono riservare delle condizioni agevolate in funzione della solidità del datore di lavoro. In che modo? Non c’è una regola omogenea, i vari istituti di credito possono scegliere varie strade come ad esempio:

  • aumentare il rapporto rata reddito (per esempio salire dal classico 33% a un 40/45% di rapporto);
  • ridurre lo spread sui tassi applicati (che rappresenta la formula più utilizzata);
  • offrire uno sconto sui costi accessori.

Queste agevolazioni sono spesso offerte tramite modifiche a contratti di mutuo per la clientela retail e in misura minore tramite convenzioni appositamente stipulate.
Dunque, le possibili soluzioni reperibili sul mercato sono:

  • un mutuo dedicato a quanti vogliono acquistare, costruire, ristrutturare un’abitazione (immobile a uso residenziale), dove a chi è un dipendente pubblico sono riservati degli sconti (su tasso, spese accessorie);
  • mutuo dedicato in virtù di specifiche convenzioni;
  • mutuo Inps ex Inpdap.

Ora ci concentreremo sulle due soluzioni più specifiche, ovvero i mutui in convenzione e il mutuo Inps ex Inpdap, che sono quelli che possono portare ad un maggior risparmio.

dipendenti pubblici

Approfondimento: Cessione del quinto per dipendenti pubblici.

La convenzione sul mutuo

Il panorama delle convenzioni può essere più o meno ampio a seconda che si tratti di una convenzione riservata a tutti i dipendenti pubblici o ad una sottocategoria. Nel caso di dipendenti comunali è più difficile trovare delle convenzioni dedicate, a meno che si faccia parte di comuni piuttosto grandi (per esempio Milano, Torino o Roma). La differenza tra i livelli di convenzione e il tipo di condizioni riservate può essere notevole da banca a banca, oltre che tra i vari mutui. Stesso discorso anche per quanto riguarda la procedura da seguire per fare la richiesta e sperare di ottenere il via libera dalla banca proponente.

Convenzione per dipendenti pubblici

In questo caso non si avranno dei veri e propri mutui pensati per dipendenti comunali, ma si possono sfruttare le condizioni agevolate in quanto si è dipendenti pubblici. Ovviamente non vi possono rientrare coloro che hanno contratti particolari con un comune ma che non sono inquadrati come lavoratori statali.

Con questo tipo di mutuo si accede ai benefit dedicati rivolgendosi alle banche che appartengono allo stesso gruppo bancario che ha firmato la convenzione, per cui sarà sufficiente rivolgersi ad uno sportello bancario o chiamare i vari numeri verdi che indirizzano verso i referenti, che comunque sono presenti sia a livello nazionale che locale.

banche mutui

Convenzioni locali

Qui ci troviamo di fronte a prodotti molto specifici, con condizioni riservate solo ai dipendenti comunali del Comune che ha aderito alla convenzione. Se da una parte quindi possono rientrare anche coloro che non sono dipendenti statali ma hanno contratti di dipendenza con il Comune, di contro bisogna rivolgersi solo al o ai referenti locali (una filiale od addirittura un consulente) riportati nella convenzione stessa.

Il mutuo Inps ex Inpdap

Non tutti i dipendenti comunali, ma solo quelli che hanno i requisiti previsti dalla Gestione Unitaria per le Prestazioni Creditizie e Sociali (al quale bisogna essere iscritto) possono richiedere questo mutuo, che presenta una serie di restrizioni:

  • la durata del mutuo potrà essere scelta tra: 10, 15, 20, 25 o 30 anni (per gli over 65 anni la durata massima è di 15 anni);
  • la finalità può essere acquisto di casa principale (anche di un box di pertinenza dell’abitazione principale) o ristrutturazione e ampliamento;
  • l’importo massimo può essere 300 mila euro per acquisto o costruzione, 150 mila euro per ristrutturazione e 75 mila euro per acquisto o costruzione di box di pertinenza;
  • il Ltv è fino al 100% per acquisto o costruzione, max 40% del valore dell’immobile per ristrutturazione;
  • i mutui vengono assegnati in base all’ordine di arrivo delle richieste complete di documentazione e in possesso dei requisiti, ma se la percentuale di richieste supera il 90% del totale della dotazione allora si passa a stilare un’apposita graduatoria;
  • la richiesta va fatta dal 15 gennaio al 10 ottobre, per via telematica.

mutui agevolati

L’agevolazione principale risulta negli spread, che dipendono dal LTV di finanziamento rispetto al prezzo da sostenere, come riportato nella tabella successiva:

LTV sotto il 50% LTV tra il 50% e l’80% LTV oltre l’80%
durata di 10 anni 0,42% 0,60% 1%
durata di 15 anni 0,66% 0,84% 1,35%
durata di 20 anni 0,79% 0,97% 1,52%
durata di 25 anni 1,10% 1,16% 1,78%
durata di 30 anni 1,10% 1,16% 1,78%

(Fonte: sito ufficiale Inps – Data: 15 dicembre 2020)