Mutuo con rata da 500 euro: come fare?

Prima di iniziare la ricerca di un mutuo bisogna partire da una serie di considerazioni tra cui l’importo della rata che potremmo sostenere. Questo tipo di informazione ci permette di fare una scelta meno forzata dal desiderio di ottenere un mutuo ad ogni costo, evitando di stressare al limite la nostra effettiva capacità di rimborso. E’ abbastanza chiaro che se non abbiamo davanti agli occhi già la casa e le sue potenzialità, mantenere un atteggiamento obiettivo è molto più semplice.

Come capire che una rata è sostenibile

Se viviamo già in affitto possiamo fare le nostre considerazioni in modo più preciso, ma solo se ci limitiamo a confrontare realtà simili: se viviamo in affitto in un monolocale e pensiamo di acquistare almeno un bilocale, allora il confronto del costo delle bollette non potrà essere analogo. Ad esempio se vogliamo richiedere un mutuo con una rata da 500 euro dobbiamo avere uno stipendio tale che ci permetta anche di coprire il costo mensile delle varie bollette e quello legato alla quota delle imposte locali obbligatorie.

In questo tipo di calcolo possiamo essere aiutati dal costo di Tari e Tasi di un immobile simile, ubicato in una zona limitrofa od almeno nello stesso comune. Se abbiamo già visto un’abitazione che ci interessa possiamo chiedere di poter visionare le bollette ricordando però che i consumi sono legati alle proprie abitudini e perciò soggetti a variazioni alquanto ampie.

Proprio nell’ottica di queste considerazioni è consigliabile pagare una rata che non superi un terzo della nostra capacità di rimborso. In tale senso per poter richiedere un mutuo con una rata di 500 euro dovremo avere almeno uno stipendio netto mensile di 1500 euro. Tra l’altro quando pensiamo alla nostra capacità di rimborso dobbiamo sempre andare a sottrarre le quote di stipendio già impegnate (ad esempio la quota mensile di assicurazione dell’auto, quella dell’abbonamento alla palestra, la presenza di finanziamenti, il pagamento di piani di accumulo, ecc). L’errore più pericoloso che si può commettere è infatti quello di considerare lo stipendio che si percepisce ogni mese come ‘netto’, senza cioè valutare gli impegni che si hanno già in corso.

Il Rapporto rata e reddito

Gli istituti di credito hanno l’obbligo di applicare dei criteri atti a mettere il richiedente di un mutuo nella condizione di capire quale parte dello stipendio rimarrà per pagare l’impegno della rata (alcune banche non si spingono oltre il 30% mentre altre possono arrivare fino al 40%). Non esiste comunque una percentuale massima fissata dalla legge. Nel fare queste considerazioni sullo stipendio e sul tipo di impegno che si dovrà sostenere le banche considerano anche il tipo di tasso scelto e la durata del mutuo.

Di norma minore è la stabilità del mutuo (come nel caso di un variabile puro) e più è lungo il piano di ammortamento, minore è la percentuale che lega la rata allo stipendio del richiedente. Le entrate non dimostrabili con normali certificazioni reddituali non vanno molto considerate perchè valutate in maniera limitata da parte delle banche.

Per un importo da 100 mila euro: esempio pratico

Se abbiamo intenzione di richiedere un mutuo da 100 mila euro, supponendo l’applicazione di un tasso complessivo annuale del 3%, per non scostarci dalla rata di circa 500 euro dovremmo optare per una durata non inferiore a 23 anni. Rispetto alla durata di 20 anni questo porta ad un aumento di circa 50 euro. Un aspetto da non sottovalutare visto che numerose banche quando si supera la soglia dei 20 anni tendono ad applicare uno spread di alcune decine di punti percentuali in più. Se supponiamo ad esempio l’aumento dello spread di 0,30 punti base in tutto si pagherebbero oltre 4 mila euro in più arrivando alla fine del piano di ammortamento. E’ quindi evidente che la determinazione della rata da sola non basta. (Simulazioni effettuate su Calcoloratamutuo.org il 22/09/2017)

Rata ed importo massimo

Può invece essere utile comprendere l’importo massimo che possiamo richiedere in funzione di una rata che reputiamo ‘ideale’. Riprendendo l’esempio precedente con un importo massimo di 500 euro ed una durata che supponiamo essere di 30 anni, sempre ad un tasso del 3%, potremmo ottenere un mutuo di circa 120 mila euro. (simulazioni effettuate su Calcoloratamutuo.org il 22/09/2017)

Ma questo dato ci dà delle informazioni che possiamo usare per trovare la casa che vogliamo? La risposta può essere affermativa ma solo in parte. Infatti molto dipende dal tipo di immobile e soprattutto dalle condizioni del mercato immobiliare al quale questo appartiene.

Se queste valutazioni venissero fatte per una città per la quale la quotazione al metro quadrato fosse di 6000 euro al metro quadro, allora non si potrebbe ambire ad acquistare un immobile superiore ai 35 metri quadrati. Se il prezzo medio al metro quadrato fosse di 3 mila euro, si potrebbe invece decidere di acquistare un bilocale, magari posto in una zona meglio servita dal trasporto pubblico, con possibilità di risparmiare sulla gestione della propria auto.

Ma al di là delle semplici valutazioni matematiche, ottenute confrontando i preventivi richiesti gratuitamente alle varie banche oppure impiegando calcolatori e comparatori indipendenti, è indispensabile capire il tipo di necessità che deve soddisfare tramite l’acquisto di un immobile e l’urgenza con cui questa deve essere risolta. Oggi un mutuo non rappresenta la sola modalità con cui diventare titolari di un’abitazione, per cui in fase di valutazione vanno considerate anche le alternative (leasing immobiliare, rent to buy, ecc) che si ritengono più aderenti alla situazione attuale e soprattutto a quella che si potrà verificare tra un po’ di tempo.

Mutuo e stipendio: importi mensili ideali?

Fatte tutte queste premesse, anche nel caso di una rata da 500 euro, non si dovrebbe mai spingere l’impegno del proprio stipendio oltre la soglia del 40%. Questo obiettivo, che può sembrare semplice da centrare con l’inserimento di un garante o nel caso di mutui cointestati, deve essere valutato attentamente perché in caso di serie difficoltà riuscire a liberarsi del mutuo, anche vendendo l’immobile, potrà diventare un’impresa tutt’altro che facile.