Conviene richiedere un prestito o un mutuo per acquistare o ristrutturare casa?

Meglio un mutuo o un prestito? E’ il quesito che si pongono le persone che stanno per acquistare una casa! La scelta è legata a diversi fattori: durata, importi massimi e agevolazioni previste. Fino a poco tempo fa la soluzione ottimale era la richiesta del mutuo – invece negli ultimi anni si sta facendo strada la soluzione alternativa.

Analizziamo perchè attualmente è più conveniente la soluzione del prestito!

Scopri i vantaggi del prestito

Eccoti 7 buoni motivi per cui è da ritenere più vantaggioso optare per la richiesta di un prestito rispetto al mutuo:

  1. Le cifre richieste non prevedono nessun tipo di garanzia reale, quindi niente ipoteca sulla casa; le somme concesse non sono più così basse come un tempo, anzi ultimamente si è arrivati ad erogare prestiti anche fino a €100.000 euro!;
  2. Questa soluzione ha generalmente una durata breve – ciò significa che puoi restituire la somma anche in 3/5/10 anni, dipende dalla nostra volontà e sostenibilità economica;
  3. Anche protestati e cattivi pagatori possono ottenere vantaggiosi finanziamenti grazie al prestito con cessione del quinto dello stipendio o della pensione
  4. Per i prestiti non esiste l’obbligo di specificare lo scopo per le quali verranno impiegate le somme che non sono quindi cifre finalizzate, per cui chi ne fa richiesta può impiegarle come vuole;
  5. Minore burocrazia: basta presentare un documento valido di riconoscimento, il proprio codice fiscale e una busta paga/documento similare che attesti il proprio reddito.
  6. Velocità di erogazione: il finanziamento viene erogato in brevissimo tempo, e grazie alla sua burocrazia molto snella, anche in 24 ore.
  7. il prestito è sicuro e flessibile e ti dà la giusta liquidità per portare a termine importanti obiettivi

Perchè non conviene il mutuo?

I motivi principali per cui chiedere un mutuo risulta meno vantaggioso rispetto alla normale richiesta di prestito sono essenzialmente due:

  1. L’iter burocratico del mutuo: lungo e farraginoso
  2. L’ipoteca sull’immobile: Garanzia reale obbligatoria

La domanda di mutuo va compilata inserendo tutte queste informazioni:

  • Dati anagrafici e residenza, persone a carico e composizione famiglia, il regime patrimoniale scelto (comunione o separazione dei beni), qual è l’abitazione dove si vive e a che titolo la si possiede tipo (proprietà, affitto, comodato gratuito, ospitalità ecc), che tipo di lavoro si svolge, ovviamente i dipendenti sono più agevolati rispetto i lavoratori autonomi;
  • Alcuni parametri come le qualifiche in possesso e il reddito netto, per i lavoratori autonomi invece si richiedono anche stime o previsioni future, il valore della casa che si intende acquistare, un’autodichiarazione in cui si comunica l’esistenza o meno di debiti in essere, un’ulteriore dichiarazione dove si comunica se si ha la possibilità di indicare una terza persona che funga da garante soprattutto nel caso di redditi bassi.

Solo a questo punto l’istruttoria passa alla banca che chiederà a sua volta un’ulteriore documentazione (dichiarazioni redditi, buste paga, certificati camerali ove previsto dichiarazioni di successione, estratti di matrimonio – copia delle scritture private e del compromesso di acquisto dell’immobile, planimetria della casa – copia dell’atto notarile ecc).

La banca dopo questa documentazione normalmente farà richiesta di una perizia tecnica per valutare l’immobile dove poi costituire l’ipoteca. Debitore e banca di comune accordo a questo punto stabiliscono la data di stipula del mutuo e nello stesso giorno fissato firmano anche i documenti per l’ipoteca stessa.

Nel linguaggio giuridico l’ipoteca viene definita come “un diritto reale di garanzia costituito a favore di un creditore su beni immobili o mobili registrati del debitore (o di un terzo che lo garantisce), al fine di assicurare con la vendita forzata dei medesimi l’adempimento di un’obbligazione” (fonte Encicl. Treccani)

Quindi a chi conviene stipulare un mutuo?

Diciamo con chiarezza che la richiesta del mutuo dovrebbe essere utile solo per chi decide di acquistare e investire su un immobile, di un certo valore tipo €150.000/€200.000.

Ma se l’immobile vale abbastanza es. €200.000 ricordiamo che raramente la Banca concede un mutuo che copra l’intero valore della casa – allora è conveniente fare richiesta di prestito per una certa somma tipo 80/100.000 sfruttando tutti i vantaggi su esposti e la restante parte in questo caso 120/100.000 con il mutuo.

Ed è anche vero che oggi giorno è ampiamente dimostrato da economisti ed esperti del settore che investire nel mercato immobiliare e legarsi quindi a vita ad un mutuo di 30/40 anni è una scelta molto rischiosa – soprattutto con delle variabili che spesso si trascurano

  • E se si perde il lavoro ? Come pagare le rate del mutuo ? : non esiste più la certezza dello stipendio sicuro
  • E quanto varrà l’ immobile fra 30 anni? Non è mica vero che con andare degli anni la casa acquista maggior valore: anzi con la crisi persistente case acquistate ad un certo valore anni addietro oggi valgono poco più della metà.

Gli unici veri vantaggi del mutuo rispetto il prestito in realtà deriverebbero dagli sgravi fiscali – si possono portare in detrazione fiscale gli interessi e da un apparente tasso di interessi più bassi. Perchè apparente? Se calcoliamo che ci sono:

  • spese di istruttoria
  • spese notarili
  • spese di assicurazione
  • spese di ipoteca
  • imposte di registro
  • in realtà tutto quello che si risparmia con i tassi più vantaggiosi viene perso da tutte queste altre spese accessorie.

Esempio su una richiesta di €100.000 – Differenza tra mutuo e prestito

Durata
Tasso interesse medio
Spese istruttoria
Erogazione
Spese assicurazione
Altre spese
Prestito
da 6 mesi a 10 anni
5.5%
zero
entro 48 ore
zero
zero
Mutuo
minimo 5 anni max 40 anni
2.80%
2.500
dopo 2 mesi
1.500
2.500

Concludendo oggi per importi fino a 100.000 conviene di gran lunga optare per il prestito, per una serie di vantaggi fra cui i più importanti sono l’ assenza di ipoteca sulla casa e la rapidità di erogazione – mentre oltre quella cifra bisogna optare per il mutuo, considerando sempre l’opportunità valida di finalizzare una parte con il prestito e la parte eccedente con il mutuo che aldilà delle cifre maggiori concesse e degli sgravi fiscali non ha particolari vantaggi.