Nel codice civile è prevista la possibilità di poter fare o ricevere un prestito tra privati (con interessi o infruttifero), con la sola limitazione del livello del tasso eventualmente applicato, che deve restare al di sotto della soglia di usura.
Tuttavia il prestito tra privati di questo tipo non ha trovato molto utilizzo nel corso del tempo, se non sotto forma di prestito sulla parola, cioè senza forma scritta e tutela, utilizzato soprattutto nel caso di un prestito tra parenti, amici, ecc. (oggi invece, con il controllo diretto dell’Agenzia delle Entrate sui conti correnti, la forma scritta è divenuta essenziale).
E’ ora invece possibile usufruire del prestito tra privati online affidandosi ai siti che prevedono questo genere di servizio. Questo prestito funziona in modo differente rispetto a quello previsto dal nostro ordinamento, e la limitazione è dettata solo dal fatto di rivolgersi ai siti che hanno ottenuto normale autorizzazione.
Il prestito tra privati nella forma scritta, per evitare di pagare costi ed andare incontro a complicazioni ed obblighi legati alla dichiarazione dei redditi, va redatto per corrispondenza sotto forma di lettera che poi, firmata, va vicendevolmente spedita (evitando la registrazione non ci sono infatti i costi dell’imposta di bollo o di registro).
Inoltre il prestito fra privati dovrebbe essere preferibilmente infruttifero, ovvero senza interessi, così da non avere l’obbligo di dichiarazione dei redditi. Invece nel prestito tra privati online la procedura è molto più semplice, sia per chi decide di essere finanziatore che chi vuole un finanziamento. In entrambi i casi bisogna registrarsi al sito scelto (Smatika o Prestiamoci per il momento).
Sfruttando la soglia del social lending, si entra infatti a far parte di una speciale “comunity” dove il sito fa da intermediario (prendendo una bassa commissione), occupandosi di valutare il profilo di rischio del richiedente il prestito e tutte le altre procedure.
Chi vuole il prestito dovrà fornire tutte le informazioni necessarie per far determinare il proprio profilo di rischio, dal quale dipenderà anche il tasso di interesse associato. I ‘prestatori’ (lender) invece una volta registrati, dovranno solo scegliere le quote di prestito che vorranno sostenere, con in cambio il pagamento di un tasso di interesse che verrà specificato (e cambierà) per ciascun tipo di prestito scelto.
Il fatto che uno stesso lender finanzi diversi prestiti riduce il rischio di insolvenza. Le caratteristiche del social lending, soprattutto grazie all’accesso online, lo fanno rientrare nella categoria dei prestiti veloci, a tassi, in media, più bassi rispetto a quelli bancari.