Domanda

Salve,
ho acceso un mutuo in data 1-10-2006 della durata di 20 anni. Alla fine del settimo anno ho estinto anticipatamente una quota parte del capitale residuo. Ho ricalcolato la rata e non mi trovo con il calcolo proposto dalla banca.
Secondo il calcolo infatti la rata sarebbe maggiore. Come posso far valere le mie ragioni? Il direttore di banca imputa al ‘sistema informatico’ il calcolo, senza fornirmi alcuna altra spiegazione.
Grazie

Risposta

Non c’è nessun accenno al tipo di piano di ammortamento previsto dal contratto, quindi supponendo che sia il più usato, ovvero quello alla Francese, fin qui sono stati pagati soprattutto gli interessi, e una quota di capitale minima.

In ogni caso, anche con un rimborso della quota capitale modesta, a meno di modifiche della durata del piano di ammortamento o del tasso applicato (è stato fatto firmare alcun documento dal quale risulta una rinegoziazione del mutuo, ad esempio con conseguente riduzione della durata del mutuo? Oppure la banca ha effettuato un nuovo piano di ammortamento?), al limite la riduzione della rata potrebbe essere quasi impercettibile, ma non ci può essere un aumento, tanto meno a causa del funzionamento (o malfunzionamento) del sistema informatico.

Per fare chiarezza, si può seguire la strada dell’arbitro bancario finanziario.

Per seguire la procedura e non perdere tempo bisogna: prima fare reclamo formale presso la stessa banca (è consigliato inviare raccomandata con ricevuta di ritorno all’ufficio reclami) che ha tempo 30 giorni per dare una risposta. Se trascorsi i 30 giorni la risposta non è arrivata, o non è soddisfacente, allora si procede con l’inoltro della richiesta all’arbitro bancario finanziario: il costo è di soli 20 euro (che con ricorso accolto verranno restituiti dalla banca), mentre per presentare il reclamo si deve compilare il modulo (presente sul sito o nelle filiali della Banca di Italia), allegando i documenti a disposizione e la copia del pagamento effettuato.

Una copia del ricorso va inviato anche alla banca così da non prolungare i tempi tecnici. L’ABF ha tempo 60 giorni per comunicare la propria decisione, che è vincolante per l’intermediario, per cui la banca dovrà provvedere ad effettuare le modifiche necessarie senza poter accampare nessuna scusa.