Domanda

Buongiorno, come è possibile che, a parità di durata e di importo, ma riferendosi a due istituti di credito differenti per la richiesta di un mutuo con tassi di importo diverso, si ottenga la rata più bassa con l’applicazione del tasso più elevato tra i due? Forse per l’adozione di un diverso piano d’ammortamento?

Risposta

Nella domanda non viene specificato se per “tasso di interesse” si intenda quello finito, ovvero il tasso Irs o Euribor (a seconda che si tratti di mutuo a tasso fisso o variabile), con l’intervallo di tempo di riferimento, e l’aggiunta dello spread, oppure del solo tasso sottostante del mutuo (ad esempio uno con Euribor a tre mesi e l’altro a un mese). Inoltre la comparazione non andrebbe fatto sul Tan + spread, ma sul Taeg.

Se la differenza tra i due tassi è legata solo all’applicazione di spread differenti, allora le sue cause possono essere legate a diversi fattori o alla loro combinazione, alcuni dei quali da analizzare con estrema attenzione con lo scopo di valutarne complessivamente la convenienza.
In particolare si tratta della presenza di spese di incasso rid e del preammortamento che praticamente tutte le banche applicano, ma adottando delle politiche molto diverse soprattutto per quanto riguarda la relativa durata.

Le spese di incasso rid, ad esempio, possono portare anche a un costo aggiuntivo di una decina di euro (possono essere di importo fisso o in percentuale), che nel lungo periodo incide e non poco.

Ancora più complicato è il riscorso per il preammortamento, perché le banche che lo applicano per periodi di tempo più lunghi consentono di pagare rate più basse, ma allo stesso tempo complessivamente si va incontro a condizioni più onerose perché c’è un prolungamento del piano. In parole semplici, per compensare l’applicazione del tasso più elevato, senza far perdere appetibilità alla propria offerta, potrebbe essere applicato un periodo di preammortamento più lungo, con abbassamento dell’importo della rata, ma che solo apparentemente può sembrare un vero risparmio, perché complessivamente si va a sostenere un costo maggiore.

Per quanto riguarda il piano di ammortamento, è possibile (dato che esistono tre possibilità) che sia la causa della differenza della rata, ma allo stesso tempo poco probabile perché le banche scelgono quasi sempre l’adozione del piano alla “francese” perché è quello più conveniente per loro. Quindi, ricapitolando, per valutare l’effettiva convenienza tra i due mutui, andrebbero fatte almeno le seguenti domande alle rispettive banche: durata del piano di preammortamento, presenza e importo delle spese di incasso rid e l’eventuale “finanziamento” implicito di costi (come assicurazione, spese di istruttoria, ecc).