Mutui bancari: cosa guardare nel contratto?

Il 2014 è stato un anno importante per alcuni settori, ma che tuttavia non ha portato a delle grandi novità per il settore dei mutui bancari, dove l’offerta è rimasta per lo più agganciata a tipologie di prodotti abbastanza classici. Un aspetto questo che rappresenta un po il leitmotive del settore, dove le novità vengono dettate solo da esigenze contingenti particolarmente appetibili in un determinato momento.

Ragion per cui, tra l’altro, è difficile trovare delle buone offerte di mutui bancari per l’apertura o l’acquisto di attività commerciali, a meno di rivolgersi a banche che hanno un settore dedicato per i vari finanziamenti molto ben seguito (come ad esempio Unicredit, Bnl ed, a volte, le banche con una maggiore vicinanza al territorio, come ad esempio le Bcc).

Le caratteristiche che devono avere i mutui bancari

Questi mutui in sostanza sono i mutui erogati dagli istituti di credito, per cui i contratti sui quali poggiano non presentano grandi differenze, poiché sono sottoposti al controllo delle autorità competenti. A volte si verificano dei contratti legati a mutui bancari “illegali”, ma si tratta di situazioni al limite, legate soprattutto a vicende relativamente lontane nel tempo, quando c’era una minore attenzione e perciò una maggiore libertà di azione delle banche stesse (con casi di mutui fondiari nulli, oppure con tassi di interesse usurai).

Se si ha qualche dubbio sulla validità di un contratto di mutuo bisogna rivolgersi ad avvocati od associazioni dei consumatori, in quanto non è compito del notaio controllare la liceità degli accordi, ma è sua responsabilità solo accertare che le parti coinvolte hanno compreso i termini dell’accordo stesso. Come condizioni essenziali nel contratto di mutuo bancario è necessario che siano specificati:

  • tassi di interesse;
  • epoche di revisione;
  • interessi di mora;
  • durata, tipologia del piano di ammortamento e tipologia di mutuo (se fondiario o ipotecario);
  • percentuale con cui fare l’iscrizione di ipoteca;
  • presenza di spese accessori ricorrenti e non;
  • tipo di tasso (fisso, variabile, strutturato);
  • eventuale stipula di assicurazioni sul mutuo facoltative e non;
  • limitazioni per l’estinzione anticipata del mutuo.

Meglio i mutui bancari o i mutui delle finanziarie?

Le finanziarie che oggi erogano dei mutui sono ormai poche. Nel tempo i mutuatari hanno compreso che è meno oneroso stipulare un mutuo bancario, sia per la parte che riguarda le imposte collegate, che per un livello degli interessi meno esoso (considerato che le finanziarie spesso devono ‘rifornirsi’ dalle banche stesse per avere le somme necessarie per la concessione di un mutuo).