Mutui per lavoratori atipici: qual è la banca migliore?

Ogni tipo di offerta rivolta ai consumatori comincia a muovere i passi dalla individuazione di alcune caratteristiche fondamentali, necessarie per poter fare un prodotto “mirato” ma senza perderne il carattere generalista.

In questo modo, quando si tratta di finanziamenti, le banche definiscono ‘ex ante’ le percentuali di rischio associate al profilo dei possibili fruitori, e tra gli elementi principali usati c’è il tipo di impiego.

Questo approccio risulta particolarmente sanzionatorio per determinate categorie, come quella dei lavoratori atipici, diventati di contro sempre più numerosi, al punto da indurre un numero crescente di banche a creare dei prodotti specifici, anche se non sempre si tratta di prodotti che assolvono al meglio la funzione per la quale sono stati ideati.

Caratteristiche dei mutui per lavoratori atipici

Il lavoratore atipico, con una percentuale abbastanza elevata, andrà incontro a possibili interruzioni dell’attività lavorativa, il che lo rende un soggetto a rischio di insolvenza. Le banche che hanno ideato dei mutui specifici per i lavoratori atipici inseriscono nei contratti delle opzioni che servono per tamponare i momenti a rischio, con la possibilità di saltare e posticipare il pagamento delle rate, ed obbligano, nella maggior parte dei casi, alla stipula di assicurazioni che subentrano per i pagamenti da effettuare durante il periodo di inattività.

Il mutuo è di norma più costoso dal punto di vista dello spread, secondo il principio che richiede un maggior compenso per potersi assumere un maggior rischio. A questo aspetto si aggiungono numerose limitazioni che possono riguardare l’età dei richiedenti e le somme massime erogabili, oltre che la finalità del mutuo stesso.

Meglio un mutuo tradizionale o un mutuo per lavoratori atipici?

Dipende dal tipo di offerta della banca. Se ad esempio verrà richiesto comunque un garante da inserire nel contratto, allora può essere meno costoso cercare un mutuo di tipo tradizionale, con spread più bassi (come ad esempio Mutuo Arancio di Ing Direct). Se invece viene garantita una maggiore autonomia al lavoratore, senza cercare ulteriori garanzie altrove, allora rappresentano la sola via percorribile.

Va comunque sottolineato che un mutuo casa per lavoratori atipici è destinato solo all’abitazione principale, quindi se si hanno altre finalità bisogna cercare soluzioni più canoniche.

Esempi di mutui per lavoratori atipici

  • Una delle prime banche che ha proposto un mutuo per lavoratori atipici è stata Intesa SanPaolo con il Domus Superflash che, tuttavia, richiede la stipula della polizza obbligatoria. E’ rivolto ai giovani fino ad un massimo di 35 anni, con un’attività lavorativa dimostrabile almeno negli ultimi 18 mesi. Non ci sono limiti di importo, ed è possibile scegliere tra tasso fisso e variabile;
  • Unicredit ha introdotto nella sua offerta il Mutuo Progetto Lavoro, che non ha limiti di età ma di importo, dato che la somma massima finanziabile va da 50 mila a 200 mila euro. Di contro non è richiesta una polizza obbligatoria né un garante se la situazione reddituale è sufficiente. Si può scegliere tra un tasso misto ed un tasso variabile;
  • La Banca Popolare di Puglia e Basilicata prevede il doppio limite: di età pari a max 35 anni e di importo, dato che la somma massima finanziata è di 150 mila euro. Non è previsto l’obbligo della polizza sull’impiego.