Mutuo contante o prestito personale?

La casa rappresenta la principale garanzia dei mutui di liquidità, che rientrano di fatto nei mutui ipotecari, ed il mutuo contante non è altro che un finanziamento di lungo termine non finalizzato (quindi al pari di una qualsiasi prestito personale può essere impiegato senza dover dare delle giustificazioni alla banca erogante), ottenuto seguendo l’iter di un classico mutuo richiesto per ottenere liquidità.

Conviene di più un prestito?

In relazione alle proprie esigenze è necessario valutare bene se di fatto conviene di più richiedere un prestito oppure un mutuo contante. Infatti se dal un lato è vero che il mutuo ha di norma un tasso più basso rispetto al prestito, dall’altro i costi extra connessi al mutuo sono davvero alti, come ad esempio:

  • Costi d’istruttoria: solitamente da 250 euro a 1.000 euro;
  • Costi perizia: in media a partire dai 250 euro;
  • Costi ipotecari: probabilmente i più importanti e che variano in funzione all’importo del mutuo e arrivano fino al 2% in caso di seconda casa (ad esempio per un mutuo contante di 100.000 euro le spese riferita all’ipoteca saranno pari a 2.000 euro).

In funzione di tutti questi costi è facile comprendere che per richieste da 5.000 a 80.000 euro è più conveniente richiedere un prestito. In particolare per coloro che hanno regolare busta paga o cedolino della pensione possono ottenere facilmente un prestito agevolato tramite la forma della cessione del quinto.

Questa tipologia di finanziamento gode dei seguenti vantaggi:

  • I tassi di interesse sono convenienti in virtù di apposite convenzioni stipulate tra INPS e banche;
  • Nessuna necessità di presentare garanti o garanzie reali: basta semplicemente la busta paga o cedolino della pensione;
  • Anche cattivi pagatori o protestati possono accedere a questa forma di finanziamento;
  • Tempi per l’erogazione del prestito brevissimi.

Prima quindi di iniziare la lunga trafila per la richiesta di un mutuo è consigliabile sempre richiedere un preventivo per la cessione del quinto così da valutare al meglio la soluzione migliore. Oggi infatti in pochi minuti è possibile ricevere online gratuitamente e senza impegno un preventivo dettagliato semplicemente compilando un form.

Caratteristiche generali e specifico del Mutuo Contante

Come mutuo di liquidità richiede due elementi indispensabili: un reddito dimostrabile, considerato dalla banca capiente ed un immobile libero da vincoli o limitazioni (raramente viene concessa un’ipoteca di secondo grado al posto di quella di primo grado), del quale il potenziale mutuatario può dimostrare la titolarità (con un atto di provenienza o di proprietà).

L’importo massimo del mutuo accordato a sua volta dipenderà da:

  • durata del piano di rimborso che può essere concesso (considerati in primis i limiti anagrafici del o dei richiedenti);
  • il reddito con il quale fare il rimborso;
  • il valore dell’immobile oltre che la categoria (ci sono alcune categorie catastali che non permettono l’uso della casa come garanzia), ferma restando la percentuale calcolata dalla banca sul valore.

Le banche riconoscono una somma che va dal 30% al 50% del valore dell’immobile così come risulta dalla perizia. In circolazione non ci sono moltissimi mutui di liquidità, anche se le banche più grandi ne propongono almeno un tipo (generalmente con l’opzione di scelta tra tasso variabile, o tasso fisso anche se con delle limitazioni). In particolare Unicredit ha lanciato un mutuo per liquidità che si chiama proprio Mutuo Contante.

Esempi di mutuo per liquidità

  • Partiamo dal mutuo Contante di Unicredit, che permette di ottenere fino a 500 mila euro, da rimborsare da un minimo di 5 anni ad un massimo di 25. E’ possibile scegliere sia il tasso fisso che il tasso variabile. La parte più interessante è la copertura del mutuo, che è fino all’80% del valore dell’immobile;
  • Abbastanza elevata è anche la percentuale coperta da Mutuo Arancio, che arriva fino al 70% per i dipendenti, mentre per gli autonomi o professionisti si ferma al 50%. Anche in questo caso l’importo massimo arriva fino a 500 mila euro;
  • Rimane invece nella media Bnl che arriva a finanziare fino al 50% del valore dell’immobile. La durata massima del piano di ammortamento è di 20 anni.