L’Agenzia delle Entrate ha recentemente effettuato un aggiornamento sulla situazione che riguarda il bonus mobili, che è stato ulteriormente prorogato e portato a coprire tutto il 2025. A riguardo va però fatta la distinzione tra i requisiti che devono avere i possibili beneficiari e quali sono le spese ammissibili e le condizioni di accesso.
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Come appena accennato il bonus mobili è stato prorogato di anno in anno, mantenendo le caratteristiche principali iniziali, con pochissimi novità. Ancora oggi tutti coloro che abbiano iniziato i propri lavori di ristrutturazione in data posteriore all’1 gennaio 2024, e che abbiano o stiano per acquistare mobili e grandi elettrodomestici, possono accedere alla detrazione garantita dal bonus mobili fino alla soglia dei 5 mila euro (anche in questo caso la detrazione è del 50% e il recupero avviene in 10 tranche).
Per quanto riguarda gli elettrodomestici anche per il 2025 è confermata la necessità di inoltrare all’Enea tramite l’apposito portale ed entro 90 giorni la comunicazione dell’acquisto di quelli che si vogliono portare in detrazione. Approfondendo anche gli altri aspetti fondamentali del bonus possiamo evidenziare come:
N.B. In caso di lavori di ristrutturazione su parti comuni di un condominio, i condomini possono usufruire della detrazione ma solo per l’acquisto di elettrodomestici e mobili destinati all’arredamento delle parti comuni ristrutturate, e ognuno per la propria quota (sono esclusi gli acquisti che riguardano la propria abitazione).
Per la richiesta del bonus mobili è necessario conservare ed eventualmente esibire (in caso di accertamento fiscale) i seguenti documenti:
La detrazione viene fatta riportando le spese nella dichiarazione dei redditi: il 730 oppure il modello Unico per i redditi delle persone fisiche.
I 5 mila euro vengono calcolati per unità immobiliare e non per contribuente (quindi in caso di una coppia per un immobile la soglia rimane di 5 mila euro, mentre un single che ristruttura due unità immobiliari può arrivare alla detrazione di 10 mila euro).
I pagamenti ammessi ai fini dell’accesso al bonus mobili sono: carta di credito o di debito e bonifico (che non deve essere necessariamente quello parlante). Nel caso di acquisto con un finanziamento è necessario che la finanziaria faccia il pagamento con bonifico o nelle modalità accettate anche per i contribuenti e che rilasci un’apposita copia al cliente.
Concludiamo ora ricordando il bonus mobili per le giovani coppie che però non è stato prorogato neppure per il 2025.
La spesa massima che poteva essere portata in detrazione era di 16 mila euro. Le condizioni e i requisiti obbligatori che ne davano accesso erano fondamentalmente 4 e cioè:
La detrazione era sempre fissata al 50%, prevedeva un recupero in 10 rate annuali, e interessava solo le spese di acquisto di mobili di arredo della propria casa. Erano esclusi invece gli elettrodomestici, indipendentemente dalla classe energetica, e non aveva importanza chi avesse di fatto sostenute le spese. Il limite di 16 mila euro era massimo per entrambi i membri della coppia (vedi anche Detrazione mutuo ristrutturazione).
Il bonus mobili per le giovani coppie non era cumulabile con quello generale. I pagamenti potevano essere fatti: