Mutui per insegnanti: requisiti, funzionamento e alternative

La categoria dei docenti è numerosa e variegata. Da una parte troviamo infatti il personale che rientra tra i dipendenti statali e dall’altra i docenti privati, oltre alla grossa fetta di precari. Tuttavia non esistono dei mutui dedicati agli insegnanti, ma ci si deve riferire ai prodotti che possono rientrare in convenzioni più o meno specifiche, oppure ai mutui per statali, rivolti esclusivamente agli insegnanti che sono impiegati nel settore pubblico.

Dove cercare

Premettiamo che per gli insegnanti precari (anche nell’ambito pubblico), rimangono le difficoltà tipiche di chi non ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato, soprattutto quando si tratta di un mutuo. Per ovviare a queste difficoltà bisogna valutare la presenza nel contratto di coobbligati o di garanti solidi.

Se si tratta di dipendenti del settore privato, allora per spuntare delle condizioni migliori bisogna sperare di rientrare in qualche convenzione che potrebbe essere stata stipulata con l’amministrazione. Si tratta però di opportunità riferite a scuole o istituti importanti per dimensioni e notorietà, per cui le alternative di fatto non sono molte e non certo accessibili a un gran numero di beneficiari.

Il discorso invece cambia per gli insegnanti dipendenti statali, in quanto questi possono rientrare, se hanno i requisiti necessari, nella richiesta dei mutui Inps ex Inpdap. Vediamo quindi cosa serve per poterli richiedere e le eventuali limitazioni che bisogna rispettare (Fonte: sito ufficiale Inps – Data: 21 ottobre 2020).

mutui per insegnanti

Le agevolazioni del mutuo Inps

Dobbiamo subito fare una premessa: non si tratta di un prodotto che può essere considerato dedicato ai docenti. Ribadiamo infatti che nella realtà i mutui per insegnanti appositamente dedicati non esistono. Detto questo, come tutti i dipendenti pubblici anche gli insegnanti delle scuole statali possono accedere ai mutui ex Inpdap se iscritti al Fondo della Gestione Unitaria per le prestazioni sociali e creditizie.

Questo è infatti il primo requisito inderogabile, in quanto se non si è iscritti al fondo non si può fare domanda di questo tipo di Mutuo Ipotecario Edilizio. Non ci si può nemmeno iscrivere all’ultimo minuto, solo per accedere alle agevolazioni, in quanto bisogna aver maturato la contribuzione minima e l’anzianità minima di servizio. Al momento è pari a 3 anni dove però concorrono anche i contratti che nel frattempo si sono avuti a tempo determinato.

Requisiti, limitazioni e condizioni relative all’immobile

Come altro requisito è previsto il possesso di un contratto a tempo indeterminato al momento della richiesta. Oltre all’ambito ‘soggettivo’ ovvero quello della persona, si devono anche rispettare delle condizioni che riguardano l’immobile per il quale si vuole richiedere il mutuo. Per prima cosa le finalità per le quali si può richiedere il mutuo sono:

  • acquisto di un immobile ad uso abitativo, oppure di un box che sia pertinenza dell’immobile stesso;
  • costruzione di un immobile per uso abitativo su terreno di proprietà, o costruzione di box di pertinenza;
  • ristrutturazione di immobile o box.

Attenzione! Non si possono avere quote di altri immobili sul territorio nazionale a meno che non siano frutto di proprietà dovuti a donazione oppure ad asse ereditario. Bisogna rispettare anche degli importi massimi che sono:

  • 300 mila euro per acquisto o costruzione di immobile ad uso residenziale;
  • 75 mila euro per i box come pertinenze;
  • 150 mila euro per le ristrutturazioni.

Infine ci sono i limiti di rapporto importo finanziabile con il costo dell’immobile o suo valore o dei lavori di ristrutturazione:

  • costruzione o acquisto: fino al 100% del LTV;
  • per ristrutturazione: fino al 40% del costo dei lavori.

insegnati anche a distanza

Tassi

Il tasso può essere fisso o variabile e si usa l’ammortamento alla francese. Inoltre al tasso si deve aggiungere uno 0,50% per le spese di amministrazione, calcolato sull’importo del finanziamento.

Il tasso variabile è indicizzato all’euribor a 3 mesi, mentre quello fisso è dato dalle tabelle stabilite dall’Inps, come quella che riportiamo di seguito, dove i TAN dipendono dalla durata del mutuo e dal LTV da finanziare:

durata in anni LTV fino a massimo del 50% valori compresi tra il 50% e l’80% oltre l’80% fino al 100%
10 0,42% 0,60% 1,00%
15 0,66% 0,84% 1,35%
20 0,79% 0,97% 1,52%
25 1,10% 1,16% 1,78%
30 1,10% 1,16% 1,78%

Nel caso dei pensionati la durata potrà essere di 10 o al massimo di 15 anni. È possibile richiedere anche un mutuo per sostenere gli studi, corsi di formazione in Italia e all’estero o di specializzazione, ma anche in questo caso la durata è di 10 o di 15 anni. Il tasso in questo caso cambia ulteriormente:

durata in anni LTV fino a massimo del 50% valori compresi tra il 50% e l’80% oltre l’80% fino al 100%
10 0,70% 1,10% 1,10%
15 0,80% 1,20% 1,20%

La domanda va fatta per via telematica e va presentata dal 15 gennaio fino al 10 ottobre. Sul sito dell’Ente è disponibile un tool attraverso cui simulare il mutuo.

Come specificato dallo stesso sito Inps la simulazione ha ‘funzione meramente informativa’ ma comunque utile per confrontare la rata (trimestrale) con altri eventuali simulazioni o preventivi effettuati presso i classici istituti di credito.