Mutui per vigili del fuoco: guida alle alternative

I Vigili del Fuoco dipendono dal Ministero dell’Interno, per cui le possibili agevolazioni, sotto forma di convenzioni o di altre tipologie di ‘finanziamento’, sono abbastanza numerose e variegate.

Una varietà di alternative che si propone anche per i mutui, con soluzioni sia a carattere nazionale che locale. Nel primo caso si ha la certezza di potersi riferire a qualsiasi banca aderente alla convenzione su tutto il territorio italiano mentre con le convenzioni a carattere locale bisogna fare più attenzione ai referenti per non rischiare di non ottenere le condizioni migliorative. Nazionale è l’accesso anche alle agevolazioni legate ai mutui Inps ex Inpdap.

vigili del fuoco

Le agevolazioni ‘nazionali’

I mutui per i Vigili del Fuoco che offrono condizioni accessibili a tutti coloro che hanno i requisiti necessari (estendendosi spesso anche ai loro familiari), indipendentemente da dove risiedono o dove svolgono il servizio, sono:

  • il mutuo Inps ex Inpdap;
  • i mutui convenzionati grazie ad accordi stipulati tra i gruppi bancari e il corpo stesso;
  • i mutui convenzionati grazie ad accordi stipulati tra gruppi bancari e il Ministero dell’Interno.

Qui vediamo che in realtà come mutui dedicati ci sono solo quelli eventualmente legati a convenzioni con il corpo dei Vigili del fuoco. Gli altri due (ex Inpdap e Ministero dell’Interno) si applicano a tutti coloro che sono dipendenti del Ministero stesso e, nel caso di quelli ex Inpdap, a tutti coloro che hanno i requisiti minimi richiesti.

logo inps

Mutui Inps ex Inpdap

Per poter richiedere questo mutuo è necessario aver raggiunto la contribuzione minima di un anno al Fondo Unitario, dove bisogna essersi previamente iscritti (l’iscrizione è facoltativa mentre la contribuzione avviene con trattenuta a monte sullo stipendio della quota mensile).

Il mutuo prevede delle limitazioni di accesso (la domanda può essere fatta dal 15 gennaio al 10 ottobre) ed è possibile scegliere tra tasso fisso o variabile. Limitazioni anche sull’importo richiedibile, che varia a seconda delle finalità. Nel particolare al 24 novembre 2020 abbiamo:

  • mutuo per acquisto o costruzione: max 300 mila euro;
  • mutuo di ristrutturazione: max 150 mila euro;
  • mutuo costruzione o mutuo acquisto di un box di pertinenza abitazione principale: max 75 mila euro;
  • mutuo per corsi: max 100 mila euro.

Da qualche anno tra le finalità è prevista anche quella di surroga.

L’assegnazione delle somme avviene tramite una graduatoria per cui può succedere che la somma richiesta non sia più disponibile (le domande vengono trattate in base all’ordine di arrivo).

Inoltre, sempre nell’ambito del Fondo Unitario delle Prestazioni Creditizie e Sociali, troviamo anche la possibilità di richiedere un prestito per ristrutturazione o acquisto di alcune tipologie di abitazione (come le ex case popolari o di ente). Non si tratta di un mutuo ma di un Prestito Pluriennale Diretto, che quindi si basa su un tasso contenuto rispetto ai finanziamenti simili, anche se non vantaggioso come quello di un mutuo vero e proprio.

Approfondimento: Convenzione Inps.

Le convenzioni con il Ministero

Diversi gruppi bancari sono soliti stipulare con il Ministero apposite convenzioni che si applicano a tutti i dipendenti. Per conoscere le condizioni e per potervi aderire, è sufficiente dimostrare che se ne hanno le condizioni e i requisiti (tesserino di servizio o attestato). È sempre indicato farsi fare un preventivo, ma comunque non si devono cercare dei referenti specifici, purché ci si rivolga alle banche che sono indicate nell’accordo stesso.

Le convenzioni ‘dirette’

Qui possiamo trovare gli accordi dedicati che, quindi, a differenza degli altri, non possono essere usati da tutti i dipendenti pubblici ma solo da chi è Vigile del Fuoco in attività o pensionato e loro familiari (ci possono essere delle limitazioni per l’accesso di familiari). Qui vale quanto detto per le convenzioni con il Ministero dell’Interno.

banche

Gli accordi locali

Soprattutto nei grandi comuni (o al massimo a livello regionale) e per le caserme più grandi, ci possono essere accordi e convenzioni mirate ai finanziamenti che quindi riguardano anche i mutui. In questo caso a beneficiarne possono essere solo coloro che lavorano nel comune, regione o nella caserma specifica.

In più bisogna rivolgersi ai referenti degli accordi perché, trattandosi di situazioni locali, è probabile che l’accordo stesso sia stato stipulato con referenti che lavorano sul territorio. Il non rivolgersi a tali figure mette in automatico al di fuori delle agevolazioni, per cui bisogna chiedere sempre quali sono i canali e le formalità da seguire per evitare queste situazioni di possibile esclusione.

Conclusioni

Abbiamo indicato le varie alternative in cui si possono trovare agevolazioni sui mutui per i Vigili del Fuoco. Nulla vieta però il cercare anche delle normali proposte di mutuo. Infatti per capire se la soluzione proposta è quella più adatta alle proprie esigenze si devono fare diversi preventivi, che interessano vari ambiti (con convenzione, extra convenzione, ecc).