Cessione del quinto dello stipendio per protestati e cattivi pagatori

La cessione del quinto dello stipendio o della pensione vengono spesso presentati come delle forme di prestito personale agevolate, con tassi mediamente bassi ed il vantaggio di essere a tasso fisso. Tuttavia più che una “concessione” che banche e finanziarie fanno agli utenti, questo tipo di prestito, rappresenta invece un diritto, stabilito dal legislatore, di tutti i lavoratori a tempo indeterminato (del settore privato e pubblico) e di tutti i pensionati, indipendentemente dalla cassa previdenziale di appartenenza (rientrando tutti ormai nella fattispecie di cessione del quinto Inps).

Ma attenzione per la cessione del quinto della pensione non sono però ammesse le pensioni che hanno carattere di assistenza od ancora quelle sociali (ad esempio l’assegno sociale, oppure la pensione di invalidità e simili).

Inoltre è sempre la legge che ha deciso che la cessione del quinto venga concessa sia a cattivi pagatori che soggetti protestati.

Il rifiuto della cessione del quinto: un’ipotesi inesistente se ci sono i requisiti oggettivi

Nelle pubblicità spesso si sente parlare della concessione senza “troppi problemi” se ci si affida alla banca A o alla finanziaria B. Anche in questo caso si tratta di un atteggiamento fortemente speculativo, dato che, se si hanno i requisiti oggettivi stabiliti dal legislatore, né il datore di lavoro e né la banca possono rifiutare la cessione del quinto dello stipendio.
Quindi basta accertarsi di essere in possesso dei suddetti requisiti che devono essere di due tipi:

Reddituali

La somma massima che può essere accordata non può eccedere il quinto dello stipendio o della pensione senza tener conto della presenza di altre forme di finanziamento in corso. Nel particolare, per gli stipendi ci si riferisce a tutto il reddito netto, mentre per la pensione c’è il limite imposto dalla differenza del totale rispetto alla pensione minima, la cosiddetta “quota cedibile”. Inoltre si fa riferimento principalmente ai redditi derivanti da lavoro dipendente a tempo indeterminato mentre per quelli a tempo determinato si tratta di una possibilità che deve essere prevista dalla società alla quale ci si rivolge. Per i lavoratori pubblici, che vogliono accedere ai tassi agevolati previsti dalla cessione del quinto Inpdap è chiesta anche l’iscrizione, con conseguenti versamenti, alla “Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali“.

Soggettivi

Ci si riferisce all’età anagrafica del richiedente, che al termine del finanziamento non può superare delle soglie di età (che variano da banca a banca) e che vanno in linea di massima da 75 anni ad un massimo di 85 anni. Inoltre è necessario anche un buon stato di salute, che dovrà essere certificato da un medico abilitato. A riguardo ci sono delle patologie che portano sempre all’esclusione, indipendentemente dalla banca o finanziaria alla quale ci si rivolge, perché la copertura assicurativa obbligatoria è rifiutata da tutte le compagnie di assicurazione. Altri tipi di patologie o specifiche problematiche di salute possono essere accettate da alcune compagnie e non considerate assicurabili da altre, quindi bisogna informarsi caso per caso.

Le modalità di richiesta della cessione del quinto

Pensionati

I pensionati devono munirsi in via anticipata della certificazione che attesta la “quota cedibile” prima di inoltrare domanda presso una delle sedi Inps, allegando il modulo precompilato (reperibile online o sempre presso gli sportelli Inps territoriali). Se però ci si rivolge a una delle banche o finanziarie che hanno stipulato la convenzione proprio con l’Inps, allora si ha uno snellimento burocratico. Questo perché l’accordo prevede, oltre all’applicazione di tassi non superiori a quelli trimestralmente indicati dall’Inps stessa, anche l’accesso a un sistema telematico che consente alla società finanziaria di procedere ‘direttamente’ alla richiesta della quota cedibile. Come documenti necessari, anche per la richiesta del preventivo sono normalmente richiesti:

  • ultimo cedolino della pensione;
  • certificazione unica;
  • documenti personali.

Lavoratori pubblici

I lavoratori pubblici possono inoltrare la domanda presentandola alla propria amministrazione, oppure devono rivolgersi alle banche o finanziarie convenzionate , allegando la documentazione anagrafica e reddituale. Come già detto in precedenza se si vuole accedere alle forme con tassi agevolati dei prestiti pluriennali ex Inpdap bisogna anche avere maturato l’anzianità minima prevista nei versamenti facoltativi al Fondo Unitario.

Lavoratori privati

I lavoratori privati devono rivolgersi semplicemente a banche o finanziarie che prevedono questo genere di servizio. A volte se si fa parte di aziende che hanno in corso convenzioni. In questo caso rivolgendosi ai referenti di questi accordi si riescono ad avere condizioni più agevolate rispetto alla clientela ‘standard’. Ricordiamo che nel caso di dipendenti privati bisogna essere dipendenti di aziende in possesso dei requisiti minimi per poter valutare la domanda. Questi possono variare parzialmente in funzione dell’istituto di credito scelto anche se in linea di massima possono essere così riassunti:

  • numero minimo di dipendenti (spesso di almeno 15 dipendenti);
  • numero di dipendenti con cessione del quinto in corso;
  • situazione economica della società;
  • tipo di attività svolta;
  • tipo di società (ad esempio quelle di persone e le cooperative sono meno accettate rispetto a srl e spa).

Come ottenere un preventivo

Il prestito contro cessione del quinto ha un funzionamento diverso rispetto ai prestiti personali e quelli finalizzati, poiché coinvolge sempre tre soggetti:

  • datore di lavoro,
  • lavoratore;
  • società finanziatrice (banca o finanziaria).

Quindi se si vuole ottenere una simulazione affidabile, o un vero e proprio preventivo bisogna consegnare tutta la documentazione necessaria a valutare sia la situazione economica del datore di lavoro, che gli altri aspetti indicati all’interno dell’articolo. Per questa ragione, quando si decide di fare una simulazione online, non si ottiene un immediato risultato, come andremo a vedere nel caso di una banca online, come Findomestic e una finanziaria online come Agos.

Findomestic

Se vogliamo richiedere un preventivo con la banca appartenente al gruppo Bnp Paribas dovremo avere a portata di mano un documento di riconoscimento, i dati del datore di lavoro e quelli della busta paga, oltre al codice fiscale. Poi inizieremo a compilare tutti gli spazi obbligatori compresi quelli relativi al bonifico se si sceglie di ricevere la somma con un bonifico su conto corrente. Una volta compilati tutti i campi bisogna completare la richiesta di preventivo con invio e attendere i tempi tecnici per ottenere la risposta.

esempio richiesta cessione del quinto findomestic

(Fonte: sito ufficiale Findomestic – Data: 1 luglio 2019)

Approfondimento: Prestiti Findomestic.

Agos

Anche con la finanziaria italo francese vediamo che non si tratta di una richiesta diretta ma di una richiesta di proposta non impegnativa. In sostanza si ottiene un preventivo, e poi si può decidere se procedere.

esempio richiesta cessione del quinto agos

In realtà con Agos non si inseriscono i dati precisi, ma si richiede una specie di ricontatto che potrà avvenire via mail oppure telefonicamente. Anche in questo caso i tempi possono variare.

(Fonte: sito ufficiale Agos – Data: 1 luglio 2019)

Approfondimento: Prestiti Agos.