Con il termine Docfa (che risulta essere l’acronimo di Documenti Catasto Fabbricati), si intende il software che la stessa Agenzia delle Entrate indica per eseguire l’Accertamento della Proprietà Immobiliare Urbana (sia di tipo residenziale che commerciale o industriale). La prima versione della serie Docfa 4 (ovvero la 4.00.1) risale al 2012, ma solo nel corso degli anni e con le successive variazioni, si è arrivati verso una totale digitalizzazione delle procedure ed al superamento di alcuni limiti “negativi” presenti (come nel caso della versione Docfa 4.003, disponibile a partire dal 2016, per la determinazione della rendita di immobili censiti nelle categorie D e E).
Generalmente questo software (con download che non prevede un costo, ma solo l’adempimento di una serie di procedure atte a permettere la creazione del tipo di “ambiente” necessario sul pc per l’istallazione oltre che per l’utilizzo successivo) viene usato dai tecnici, per poter presentare pratiche di accatastamento (sia per nuovo fabbricato, che in seguito a modifiche), ma anche quelle di adeguamento degli ambienti sulla planimetria rispetto a dei valori precedentemente effettuati ad esempio per destinazioni di uso, ecc. Visto che molte di queste pratiche portano a una variazione (o attribuzione) della rendita catastale , per giungere al “giusto” valore presunto, non si può usare il Docfa senza aver prima provveduto anche al download degli archivi provinciali, che riportano tutte le voci necessarie (comprese quelle delle tariffe di estimo che sono con carattere prettamente locale). Per le stesse ragioni non è possibile, per coloro che sono proprietari immobiliari, cercare di scoprire il costo di una pratica “Docfa” al di fuori della zona in cui si vive. Questo per due ragioni principali:
Per queste ragioni non rimane che chiedere un po di preventivi proprio ai professionisti che operano nella zona di interesse.