Segnalazione Certificata di Inizio Attività: come funziona la Scia?

Dopo una lunga serie di leggi, volte a disciplinare il settore dell’edilizia e l’avvio di attività di tipo commerciale, il legislatore ha deciso di fare dietro front, puntando ad un processo di semplificazione, che si è concentrato nella Segnalazione Certificata di Inizio Attività, conosciuta soprattutto con l’acronimo di SCIA.

Di che cosa si tratta?

La Scia consiste in una dichiarazione che va fatta con l’apposita modulistica e che consente immediatamente l’avvio o la modifica dell’attività commerciale indicata in essa, oppure lo svolgimento di attività di manutenzione straordinaria.

Come detto la Scia (ciò vale per qualsiasi Comune, da quelli di Roma, Milano, Napoli fino a quelli molto più piccoli) può essere usata anche nell’ambito commerciale, senza dover attendere i canonici 30 o 60 giorni, previsti in precedenza, che servivano per fare i controlli per poter decidere se autorizzare, lasciare licenza, cessare, ecc.

Con la Scia invece, permangono i 30 giorni che l’apposito ente ha per fare le verifiche, ma i “lavori” o l’inizio dell’attività può iniziare immediatamente.
Questa è una delle principali differenze che ha con la Dia che, prima dell’introduzione della Scia, rappresentava il documento che andava obbligatoriamente presentato e che consisteva in una “dichiarazione” soggetta a tempi e aspetti burocratici più lunghi e complessi. La Scia commerciale sostituisce anche le domande di richieste negli appositi albi e/o ruoli, quando previsto dal tipo di attività.

Si può quindi affermare che ha complessivamente sostituito tutti quegli atti che si basavano sul rilascio di autorizzazioni, nulla osta oppure permessi, per la maggioranza delle attività di manutenzione straordinaria e permessi a costruire e per le attività commerciali, tranne alcune limitazioni che non sono derogabili e che la stessa legge ha individuato in modo inequivocabile e cioè:

  • attività di tipo finanziario;
  • attività soggette a vincoli paesaggistici o ambientali;
  • attività legate all’immigrazione e in generale alla pubblica sicurezza.

Come si presenta?

Si deve compilare sull’apposito modulo rilasciato dall’ufficio preposto a livello comunale, in carta semplice. Devono essere allegati tutti i documenti che servono per la valutazione, oltre che la nomina della ditta che svolgerà i lavori. Inoltre bisogna ricordare che la Scia va presentata anche nel caso in cui si tratti di lavori in sanatoria.

In questo caso si fa specifico riferimento, anche nella presentazione della domanda, alla Scia in Sanatoria che prevede oltre al costo della Scia stessa anche il pagamento delle apposite sanzioni.

Costi

Ci sono diritti e oneri che variano a seconda dei comuni ai quali ci si rivolge. In media comunque il costo della sola Scia è superiore ai 250 euro circa. Per le modalità di pagamento bisogna riferirsi a quelle previste da ciascun ufficio “cassa” (o simile) del proprio Comune.

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