La richiesta di una visura ipotecaria serve principalmente a chi è interessato all’acquisto di un immobile per avere due informazioni importanti prima di procedere all’avvio dell’iter di compravendita e cioè:
L’ispezione ipotecaria (sinonimo della visura) può servire anche a valutare la consistenza patrimoniale di un individuo. Un aspetto che può rivelarsi fondamentale nel caso di un rapporto di lavoro (ad esempio nella ricerca di soci per la propria attività) oppure per ottenere l’esecuzione coattiva via ipoteca in caso di un soggetto debitore.
La visura ipotecaria è un documento tutto sommato semplice da leggere, poiché in essa sono riportati il nominativo dei proprietari e la percentuale di proprietà dell’immobile. Nello stesso documento sono poi specificate anche le eventuali trascrizioni che sono state fatte nei vari registri immobiliari inerenti all’immobile stesso. Queste possono riguardare l’iscrizione di:
Tutte le informazioni suddette saranno correlate da alcuni dati fondamentali per identificare in maniera univoca la formalità in questione. Nel particolare sarà indicata la data di trascrizione e di stipula e le generalità del Pubblico Ufficiale che se ne è occupato. Stesso discorso per il registro di riferimento sia particolare (articolo) che generale (casella) oltre che per il ruolo del proprietario dell’immobile (nel particolare se quest’ultimo risulta essere debitore o creditore).
Come si può vedere questo documento sintetizza e riporta tutte le vicende giuridiche di un immobile, ma il suo obiettivo primario è quello di risolvere (e prevenire) i conflitti tra diversi soggetti, stabilendo chi vanta realmente dei diritti sull’immobile stesso e in che misura.
La storia di un immobile rientra tra i documenti che devono essere noti legislativamente anche ad individui ‘terzi’ ed è perciò archiviata nelle apposite banche dati. Queste oggi sono gestite dagli Uffici di Pubblicità Immobiliare (prima si trattava della Conservatoria del Registro Immobiliare) e sono gestiti dall’Agenzia delle Entrate. Quindi per richiedere la visura catastale, che riporta appunto la ‘storia’ dell’immobile, si può procedere recandosi di persona in una delle varie sedi dell’Ente fiscale italiano dove sarà sufficiente:
In realtà è possibile effettuare una visura anche online tramite l’Agenzia delle Entrate. Questa risulterà gratuità se compiuta direttamente dal titolare dell’immobile mentre ha un costa nel caso delle altre richieste ed in base a quanto evidenziato dal sito ufficiale dell’Ente fiscale tale commissione è maggiorata del 50% rispetto a quella applicata allo sportello. Ricordiamo inoltre che per accedere al servizio via web è essenziale registrarsi ai servizi finanziari online di Poste Italiane S.p.A. per procedere al pagamento del costo richiesto.
In alternativa si può chiedere la visura ipocatastale(altro sinonimo spesso impiegato) ad un’attività privata che si occupi di visure e preveda anche quella ipotecaria tra i propri servizi oppure si può procedere online con richiesta ad una delle varie società specializzate in questo tipo di pratiche via web.
I costi non sono omogenei, poiché a quello previsto dall’Agenzia delle Entrate si aggiunge quello di intermediazione dell’agenzia, per cui bisogna informarsi in via preventiva sul costo complessivo della richiesta. In caso di compravendita, se ci si rivolge ad un’agenzia immobiliare, è questa che normalmente si fa carico della procedura e dei costi di richiesta della visura ipocatastale.
A riguardo è comunque bene informarsi se verrà applicato un costo a parte, che eventualmente eccederà la commissione di compravendita qualora il tutto vada a buon fine.
Ora che abbiamo visto cos’è ed a chi si richiede, vediamo che cosa serve e cosa fare per ottenerla. Per prima cosa bisogna avere i dati dell’immobile oppure quelli del proprietario, poiché la ricerca può essere effettuata per immobile o per nominativo. Si può inoltre richiedere anche per un periodo determinato, per esempio richiedendo una visura ventennale si vede tutta la storia di quell’immobile nell’arco del ventennio precedente fino alla data di richiesta.
Nel caso di richiesta di una visura ipotecaria attraverso l’immobile è indispensabile conoscere e quindi fornire:
Nel caso della ricerca per nominativo è invece sufficiente nome, cognome e Codice Fiscale a meno che non si tratti di una società per le quali sono invece richiesti il Codice Fiscale od in alternativa la Partiva Iva oltre la ragione sociale.
Ricordati di inserire nel form apposito tutte le informazioni necessarie per ottenere la visura ipotecaria.
In fase di ispezione ipocatastale è anche possibile ricevere una visura ipotecaria con esito negativo. Questo non vuol dire che l’immobile sia abusivo o che non sia iscritto negli appositi registri. Il significato dell’esito negativo è invece legato all’assenza di formalità (trascrizioni, compravendite, annotazioni varie) legate all’immobile nel periodo informatizzato.
In base alle informazioni contenute nella visura è possibile procedere anche ad un’ispezione ipotecaria per nota riferendosi quindi ad una particolare formalità riportata sul documento stesso (trascrizione, iscrizione, annotazione). Per la richiesta dovranno essere forniti i dati relativi alla nota stessa che come abbiamo già evidenziato all’inizio sono riportati a margine dell’elenco sintetico fornito con la visura ipocatastale.