App per cercare e trovare casa e affitti: esempi e funzionamento

La tecnologia ha favorito la nascita di tantissime applicazioni che possono semplificare la vita di tutti i giorni. Non potevano certo mancare le app per cercare casa, che permettono perfino di geolocalizzare la ricerca se si è nei paraggi di un’offerta consona alle proprie necessità o di sfruttare la forza dei filtri per evitare di perdersi tra annunci che non fanno per le proprie tasche o i propri bisogni.

Quali utilizzare

Di app per cercare casa ce n’è una tale quantità che la vera difficoltà può essere quella di individuare l’applicazione più utile al proprio scopo. Tra le varie alternative possiamo innanzitutto ricordare le app che sono collegate a siti che da diverso tempo offrono una sezione annunci. In tal caso, alla pari dei siti web ufficiali, chi vuole ricercare una proposta immobiliare non dovrà fare altro che impostare i filtri necessari per affinare l’individuazione della zona (compresa città o regione) e del tipo di immobile o del budget che si può spendere.

app per ricercare casa

Ci sono poi siti e app specializzati nell’incontro tra domanda e offerta per gli affitti, a cui si aggiungono quelli che si sono specializzati nell’offerta di case per studenti o affitti brevi, o ancora case vacanza e simili (in alcuni casi gli immobili possono trovarsi anche all’estero).
Facciamo qualche esempio.

Ci sono dei nomi che a livello di siti specializzati vengono subito in mente. Tra questi i più noti sono forse Immobiliare.it, Casa.it e Idealista.it. Tutti e tre offrono anche la possibilità di scaricare gratis la relativa app. Tuttavia non bisogna pensare che il livello di ricerca sia al pari del sito ufficiale, almeno da quanto traspare dalle recensioni degli utenti che ne hanno fatto uso.

Per accedere bisogna:

  • scaricare l’app e installarla (unico requisito è il possesso del sistema operativo compatibile);
  • selezionare i livelli di ricerca per Paese e scegliere se sfruttare la geolocalizzazione;
  • accesso al profilo personale. Generalmente si può accedere usando un account Facebook o Google, il che rende anche questa fase molto rapida oppure via mail (è un po’ più lunga perché bisogna seguire la procedura come una sorta di registrazione);
  • scegliere se pubblicare annunci personali o se fare la ricerca di un immobile da acquistare o prendere in affitto;
  • affinare la ricerca in funzione della propria esigenza.

scelta casa

Spesso le app non permettono di salvare i filtri, aspetto che invece di norma accompagna le ricerche fatte sui siti ufficiali, quindi si dovrà ripartire da zero con una ricerca del tutto nuova ogni volta che si esce dall’applicazione per poi rientrarvi in seguito.

Per quanto riguarda Casa.it i sistemi operativi Android e iOS devono essere:

  • Android da 4.4 in poi come versione e occupazione di spazio 18M;
  • iOS da 9.0 o successivi con uno spazio da occupare di 42,1 MB.

L’app dell’Idealista.it richiede:

  • Android dalla versione 5.0 in poi e spazio di almeno 47M;
  • iOS dalla versione 11.0 e spazio di 121,4 MB.

L’app di Immobiliare.it:

  • per Android varia a seconda del dispositivo;
  • per iOs da 11.0 in poi con uno spazio pari a 142,9 MB.

N.B. In tutti e tre i casi è possibile accedere anche all’apposita sezione dedicata agli affitti.

Per chi cerca casa all’estero

Fra le app specializzate in affitti di case, focalizziamoci sulle alternative che permettono di trovare una soluzione anche all’estero. Tra queste troviamo ad esempio AirBnB che sfrutta il funzionamento della community e del passaparola per trovare all’estero l’alloggio adatto ancor prima di uscire dalla propria abitazione.

Il sistema, alla pari delle proposte precedenti, funziona con una ricerca affinata con l’impostazione dei filtri, a cui può seguire un approfondimento delle soluzioni trovate. Scegliendo quella più adatta si può procedere direttamente via app alla conferma della prenotazione. Per Android l’app richiede sistema operativo che varia a seconda del modello, mentre per iOs si parte da 13.0 in poi.

Come alternativa troviamo Uniplaces che presenta come particolarità la mediazione della piattaforma fin dal contatto iniziale. La commissione viene trattenuta solo sul primo pagamento che avviene da piattaforma, poi i rapporti e i pagamenti avvengono in modo diretto tra proprietario e affittuario. Oltre le principali città d’Europa, la ricerca può riguardare anche Milano. Come requisiti è previsto per Android versione da 5.0 in poi e spazio almeno di 3.0 mentre per iOs il sistema operativo deve partire da 11.0 e lo spazio minimo è di 21.8.

Radpad si spinge oltre l’oceano, puntando sempre agli affitti. Negli annunci è prevista anche l’opzione dell’affitto con ricerca di coinquilini. Quindi la ricerca va fatta per appartamenti, case oppure affitto di stanze.

dubbi ricerca casa

Conclusioni

Al di là degli esempi che abbiamo fatto, dato che ci sono tantissimi siti che cercano di mettere in contatto privati che vogliono affittare o acquistare un immobile con i proprietari (Approfondimento: Guida acquisto prima casa), si deve sempre tener presente che per una ricerca completa e ben strutturata il sito web rimane la risorsa più efficiente.

Le app per cercare casa vanno viste come un di più per agevolare la ricerca in momenti in cui lo smartphone è l’unica risorsa che può essere utilizzata. Non solo, è sempre consigliato approfondire ed allargare le proprie ricerche, leggendo anche le recensioni degli altri utenti, così da decidere in modo più consapevole.