Cohousing, ovvero co-abitazione, e silver cioè coloro che hanno superato i 65 anni. Il silver Cohousing rappresenta un sistema che coinvolge principalmente pensionati che decidono di andare a vivere insieme, spesso anche con sconosciuti, per poter dividere le spese e riuscire a condurre un’esistenza più dignitosa.
Questo ‘fenomeno’ interessa principalmente gli over 65 anni, ma l’età si sta abbassando verso i 60 anni, soprattutto per le donne, che spesso vivono di reversibilità. Una realtà che in Italia esiste dalla metà degli anni ‘50 e che è stata molto usata soprattutto nelle grandi città come Milano o Roma, dove il costo della vita tende ad essere più elevato, ma soprattutto si fa più pungente il senso di solitudine.
Ma che cosa rende il Silver Cohousing differente rispetto alle esperienze che molti anziani del nostro Paese hanno già sperimentato? L’aspetto fondamentale è quello “organizzativo” che questa nuova “tendenza” di origina scandinava esige.
Coloro che scelgono questo tipo di condizione, normalmente si affidano a siti specializzati o chiedono a parenti ed amici per essere indirizzati verso un sistema di abitazioni (o una sola unità che presenta un’organizzazione interna adatta) che permetta di avere:
Si stanno sviluppando dei sistemi che possono avere la forma di una struttura interamente dedicata, con una serie di unità dove è presente angolo cottura e bagno privato, oppure delle vere e proprie casette che garantiscono autonomia e indipendenza (con la presenza di spazi comuni di tipo ludico e ricreativo).
In queste strutture si paga un “canone” più che un semplice affitto, poiché si beneficia di una serie completa di servizi che possono essere di manutenzione degli impianti, presenza di medici e infermieri, fisioterapisti, nutrizionisti, ecc, così da avere un’assistenza 24 ore al giorno.
Se invece si sceglie il silver cohousing in abitazioni private (in alternativa vedi anche Guida acquisto prima casa), si devono firmare degli accordi che definiscono bene la partecipazione alle spese comuni (come riscaldamento, contributo sulle tasse della casa, ecc). Gli accordi possono essere anche verbali e l’obiettivo principale, in questi casi, consiste nell’allontanare la solitudine combinandolo con un alleggerimento del peso economico che comporta il vivere da soli.