Mutui green: quali vantaggi?

Cosa sono i mutui green? La domanda sorge spontanea visto che numerose banche li hanno inseriti all’interno delle proprie proposte di mutuo.

In linea di massima si tratta di mutui finalizzati all’acquisto di un immobile ad alta efficienza energetica o alla ristrutturazione di un immobile al fine di migliorarne la classe energetica.

Evidenziamo subito come non siano una novità nel panorama bancario italiano anche se di recente sono tornati in primo piano per un’iniziativa europea denominata Energy Efficient Mortgages Pilot Scheme. Questo progetto è stato avviato nel giugno del 2018 e la fase di sperimentazione (che coinvolge 42 banche in tutta Europa, delle quali svariate italiane tra le quali Unicredit, Bnl, Intesa Sanpaolo e Bper) doveva concludersi a giugno 2020, anche se a causa dell’emergenza del Covid 19 ad oggi risulta ancora in stand by.

Indice

Perché sono ‘green’?

Come dicevamo i mutui green non sono stati lanciati a seguito di questa iniziativa Ue, come è possibile notare analizzando le sezioni dedicate ai mutui e ai prestiti di alcune banche che già negli anni passati hanno proposto una o più soluzioni classificabili come ‘verdi’.

mutui green

La differenza rispetto al progetto europeo risiede nel fatto che con l’Energy Efficient Mortgages Pilot Scheme si è voluto cercare di trovare un modello europeo, che andasse a premiare chi vuole vivere in una casa green o fare degli interventi di riqualificazione e ristrutturazione mirata sempre al risparmio energetico.

Una situazione ‘standardizzata’ però impossibile da proporre dai vari istituti di credito, anche se per i mutui green è comunque possibile apprezzare alcuni punti fermi come quello di offrire delle agevolazioni a chi:

  • acquista un immobile con elevata efficienza energetica (classe A o max B), che si tratti di una prima casa e talvolta di una seconda;
  • accede ai mutui per opere di ristrutturazione finalizzate alla riqualificazione energetica e efficientamento energetico;
  • richiede il mutuo per costruire un immobile di classe energetica A o al massimo B.

N.B. I vantaggi scendono con il ridursi del livello di classe energetica, quindi sono massimi per una classe A, per poi diminuire per quella B.

In cosa consistono le agevolazioni?

Nei mutui green l’agevolazione si ha normalmente a livello di tasso. Non viene proposto un tasso unico, ma ogni banca stabilisce in che misura ‘agevolare’ i propri clienti, con la quasi certezza di fruire di un tasso più basso rispetto a quello applicato su un mutuo non green.

Ovviamente parliamo della componente dello spread, che costituisce il tasso finito insieme al tasso di indicizzazione (sia per il tasso fisso che per quello variabile).

Per la precisione, ogni istituto di credito mantiene la libertà di strutturare come meglio crede la propria offerta di mutui, ma allo stesso tempo si impegna ad applicare tassi più bassi se l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione riguarda immobili ad alta efficienza energetica (ovvero classe energetica A o B). Una condizione che riguarda sia l’offerta di grandi banche come Intesa, Unicredit, Bper o Bnl che istituti di credito più piccoli.

In un periodo in cui i tassi dei mutui viaggiano su soglie molto basse, la differenza può essere poco percettibile e per questo è possibile assistere anche alla proposta di altre forme di agevolazione (per esempio una riduzione dei costi accessori). A livello di prestiti si può apprezzare di più il risparmio che si riesce ad ottenere, soprattutto considerati i tempi di rimborso che tendono ad essere medio lunghi.

Quali sono i requisiti?

L’aspetto della classe energetica è centrale nell’offerta di un mutuo green, ma mentre nel caso di acquisto è stata stabilita la soglia della classe B come minimo accettabile, nel caso di ristrutturazione l’indicazione è più generica. Si parla infatti di un miglioramento della classe esistente per cui bisogna consultare quanto dicono le varie banche che propongono questo tipo di soluzione (per le classi più basse può essere previsto un miglioramento di almeno due classi energetiche). Inoltre può non essere prevista alcuna limitazione a seconda che si tratti di una prima o di una seconda casa.

Esempi di proposte ‘green’ 2022

Vediamo ora come alcune banche hanno strutturato la loro offerta in seno ai mutui green.

Intesa Sanpaolo

Storicamente questa banca si è messa in evidenza non tanto per i mutui green ma per quelli dedicati ai giovani. Una ‘lacuna’ ormai colmata dall’istituto di credito torinese che ha puntato su un mutuo finalizzato all’acquisto, costruzione o ristrutturazione, aspetto che non sorprende dal momento che è stata tra le prime (e le poche) che hanno esteso la possibilità di chiedere mutui anche per acquistare o costruire case in bioedilizia ed ecologiche. Oltre a garantire un risparmio sul tasso l’offerta prevede anche i seguenti vantaggi:

  • il servizio di certificazione energetica (Ape) gratuito se si fa la ristrutturazione dell’immobile ottenendo il miglioramento di almeno una classe energetica;
  • la possibilità di accedere a prodotti Green o servizi facoltativi dedicati da parte di aziende partner;
  • Energy Check di CasaClima, con tecnico specializzato che valuta le prestazioni energetiche dell’immobile e le potenzialità di risparmio, pagando un prezzo dedicato per la prestazione.

La durata del piano di ammortamento e gli importi sono in linea con il resto dell’offerta dei mutui della banca torinese e sono condizionati dagli importi massimi richiedibili e dall’età anagrafica del richiedente.

(Fonte: sito ufficiale Intesa Sanpaolo – Data: 30 settembre 2022)

Unicredit

logo unicredit

L’istituto di credito italiano ha inizialmente puntato soprattutto sui prestiti per la linea verde offrendo una versione Green del proprio CreditExpress. Da qualche tempo ha però arricchito le proposte con un mutuo dedicato, ovvero UniCredit Sostenibilità Energetica, che è destinato all’acquisto di un immobile di almeno classe B o alla ristrutturazione con riqualificazione energetica (miglioramento di almeno una classe energetica). Con questo mutuo c’è la possibilità di scelta tra tasso fisso o tasso variabile. Per le durate si va da 5 a 30 anni per l’acquisto e da 5 a 20 anni per la ristrutturazione. In più si possono usare le opzioni per aumentare la flessibilità della gestione dei rimborsi con:

  • Taglia Rata (sospensione del pagamento della quota capitale fino ad un massimo di 12 mesi);
  • Riduci Rata (allungamento del piano dei pagamenti fino ad un massimo di 48 mesi);
  • Sposta Rata (slittamento del piano dei pagamenti fino ad un massimo di tre mesi).

A questi si aggiunge il Bonus Interessi che prevede l’azzeramento degli interessi a seconda della durata del piano di ammortamento sulle ultime 3, 6 o 12 rate.

(Fonte: sito ufficiale Unicredit – Data: 30 settembre 2022)

BNL

logo bnl

Anche Bnl ha fatto la stessa scelta iniziale di Unicredit proponendo solo un prestito Green, con possibilità di ottenere oltre al tasso agevolato anche il risparmio delle spese di istruttoria. Si tratta di un prestito di ristrutturazione, con durata massima di 120 mensilità (ma solo per importi superiori a 10 mila euro). L’importo da richiedere deve essere compreso tra 5mila e 100 mila euro. Come finalità può essere richiesto per Interventi di efficientamento energetico dell’abitazione ma anche per l’acquisto di auto ibride oppure elettriche.

BPER

logo banca bper

È tra le 10 banche italiane che hanno aderito al progetto europeo sui mutui Green. Garantisce tasso fisso agevolato, durata massima di 30 anni e finalità di acquisto di immobili di classe energetica A oppure B. Può essere finanziato fino all’80% del valore o prezzo di acquisto dell’immobile stesso.

(Fonte: sito ufficiale Bper – Data: 30 settembre 2022)

BPM

logo bpm

Anche Banco Bpm propone un mutuo verde e cioè il Mutuo Tasso Fisso Last Minute Green. Come evidente dal nome si tratta di un mutuo a tasso fisso (quindi la rata non varierà mai di importo) che permette di ottenere uno sconto sui tassi applicati in funzione del miglioramento della classe energetica dell’immobile. Questo finanziamento può essere richiesto sia per acquisto che per costruzione od ancora ristrutturazione.
(Fonte: sito ufficiale Bpm – Data: 30 settembre 2022)